2 Lupi e 20 Pecore

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2 Lupi e 20 Pecore

Monterberry
Pubblicato da Francesca Romano in eventi · 6 Maggio 2021
Vi ripropongo un simpatico gioco da tavola di una volta, quando il tempo libero non era molto, ma spesso nelle ore calde del giorno quanto le greggi riposano... o alla sera al rientro dal lavoro nei campi si era soliti trascorrere momenti conviviali con la famiglia e gli amici.
Non era possibile guardare la tv o vagare sui social... e spesso i giochi richiamavano la vita  e le attività rurali, come questo di cui vi parlo oggi che simboleggia l’attività della pastorizia.
Questo gioco nasce in Piemonte, precisamente nel paesino di Ungiasca dove, sulle pietre del muretto davanti la chiesa parrocchiale, i pastori avevano inciso lo schema di un tavoliere a croce e lì si fermavano a giocare.
Il lavoro molto duro e sacrificato della pastorizia non impediva di ritagliarsi un momento di riposo, di svago, di unione familiare e divertimento.
Considerato che a Monte San Giacomo era prevalente l' attività di agripastorizia, ecco che mi è sembrato davvero simpatico riprendere questo gioco, acquisirne le regole e far incidere lo schema su pezzi di legno in modo da poterci giocare e proporlo agli ospiti  durante le giornate degli Open Day Monterberry.
Come pure i vecchi giochi de” La Settimana” e “La Campana”, la sfida “Due Lupi e Venti Pecore”, rappresenta un gioco molto antico  che metteva in competizione i partecipanti attraverso una sfida.
Nello specifico il gioco "Due Lupi e Venti Pecore" ha un principio molto semplice: uno o pochi contro tanti.
Bastava uno schema spesso inciso o intagliato e delle pedine, realizzate utilizzando dei fagioli, bianchi per le pecorelle,  neri per i lupi.
E via con l'abilità a sfidare la sorte che toccava alle tante pecorelle, in balia di un lupo feroce ed affamato a cui difficilmente riuscivano a scappare!
Si tratta di un gioco simile alla Dama ma non si parte alla pari con un numero uguale di pedine, no, è un gioco con sproporzione di pedine a testimonianza della disparità spesso presente in passato in alcuni stati sociali (pochi contro molti).
Il significato di questo antichissimo gioco pare  riproponga  anche un rituale di fertilità.
La scelta del lupo infatti, non è casuale;
questo animale era considerato grande predatore ed era in competizione con gli stessi uomini cacciatori i quali, per propiziare una buona caccia o per proteggere gli armenti, cercavano di onorare l’animale sia per ingraziarselo ed evitare che gli sottraesse il sostentamento, sia per poter ereditare dallo stesso la capacità di caccia.
Quindi non solo un gioco ma anche un simbolo propiziatorio.
ECCO IL REGOLAMENTO:
Il diagramma è composto da 5 quadrati disposti a croce nei cui nodi vengono posizionati venti fagioli bianchi rappresentanti altrettante pecore e due  fagioli neri che invece sono i lupi.
2 partecipanti, uno ha 20 pecore, (le pedine simboleggiate dai fagioli bianchi), l’altro 2 lupi (le pedine simboleggiate dai fagioli scuri).
Il braccio meridionale della croce è l’ovile, ed è qui che devono far ritorno le pecore.
Le pecore però non possono entrare nell’ovile perché proprio lì stanno in agguato i due lupi.
Le pecore possono muoversi di un punto per volta, solo lungo i segmenti orizzontali e verticali.
I lupi invece, possono spostarsi di un punto per volta, sia lungo i segmenti orizzontali che verticali ed in più anche secondo i segmenti diagonali.
I lupi possono mangiare le pecore saltandole ed andando in un punto retrostante purché libero, come nel gioco della dama.
Se un lupo può mangiare la pecora, deve mangiarla!
Le pecore possono bloccare il lupo nei movimenti.
La prima mossa tocca alle pecore che, come sacrificio, cominciano a farsi mangiare dai lupi.
Vincono se riescono ad entrare nell’ovile in 9 pecore, occupando i 9 punti del braccio meridionale della croce.
Pronti a giocare?
Allora vi aspettiamo ai nostri Open Day Monterberry per farlo i insieme.



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