Il Cuculo di Monterberry
Pubblicato da Francesca Romano in storie vere · 31 Maggio 2021
A chi non è mai capitato di sentire un suono, una melodia o una canzone e tornare con la mente ad un momento del passato, rivivere sapori, colori, sensazioni, emozioni che riaffiorano e in un attimo ti ritrovi catapultato indietro nel tempo.
A volte basta una canzone altre volte un profumo, nel mio caso i viaggi nel tempo arrivano quando i profumi e le fragranze della montagna si miscelano magistralmente con i suoni che una natura quasi primitiva di questo posto emette.
Quando arrivo nell'Azienda Agricola Monterberry, un concerto di suoni mi avvolge e immersa nella natura sono costretta a mettere in pausa mente e pensieri .... che presto si ritrovano a vagare lontani nel tempo e nello spazio.
Un accordo di suoni che si perdono nell' immensità e la grandezza della montagna scatenando in me emozioni e ricordi.
Qui tutto ha il suo ritmo, il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle foglie del bosco mosse dal vento, il dolce dondolare dei campanacci delle mucche al pascolo che regalano note colorate e compongono una musica armoniosa.
Oggi però mancano delle note a questa musica, delle notche che però io sento nonostante non ci siano.
Riempio il vuoto e sento il suono delle zappe, il fruscio ritmato delle falci che scorrono con le lame sulle erba per la prima mietitura del fieno primaverile, il vociare delle donne che si accingono alle semine di patate e fagioli e mi sembra di distinguere in quel vociare la risata di mia nonna che sempre sentivo da bambina e sembrava dovesse essere così per sempre.
Rivedo i pastori con le loro greggi sazie scendere dalla montagna, vedo all'ombra degli alberi borracce e tascapane serviti per portarsi il pranzo della giornata, un pezzo di pane e un po di companatico.
Vedo e sento la vita dei pastori e contadini di montagna.
Vedo e sento il mio passato.
In questo vortice di ricordi improvvisamente un suono riecheggia nella vallata, e ripetutatemente continua riportandomi alla realtà.
Cu-cu, Cucu', cu-cu, cucu'...
Quell'insistente cantilena e' tornata.... durante l'inverno quasi se ne e' sentita la mancanza ...il cuculo.
Con il suo cante diventa predominante su tutto e tutti, nascosto nel bosco o tra la macchia si nega alla vista.
Ci penso...non credo di averne mai visto uno...
da sempre si ferma in questa montagna....me lo ricordo con i suoi lunghi canti così strani e unici rispetto agli altri uccelli, ma non ricordo di averlo mai visto da vicino.
Chi è davvero il cuculo?
Qual'e' il suo compito nel mondo?
Un clic e cerco sul web la sua storia....
Ciò che scopro mi lascia davvero a bocca aperta.
E' un uccello migratore, che trascorre gli inverni in Africa, ( furb...se ne va al calduccio....ecco perché non lo si sente cantare durante i mesi invernali) a primavera ritorna prediligendo i boschi e la fitta vegetazione delle montagne d'Europa.
Fin qui tutto quasi normale, a parte un pizzico di orgoglio nel sapere che questo bizzarro animaletto ha viaggiato tanto per venire poi a rompere... il silenzio delle mie montagne, ma il peggio devo ancora scoprirlo...
Si perche' quello che mai potevo immaginare è che si trattasse di un parassita ed un vero e proprio opportunista.
No no... non sto esagerando... mai termini sono stati più appropriati per definire ciò che fa questo uccello.
Egli infatti non costruisce un suo nido, ma si appropria di quello di altri uccelli.
La femmina del cuculo, individua Il nido di altri piccoli uccelli e appena questi depongono le uova, alla prima occasione si introduce nel nido, elimina una delle uova, depone il suo uovo e vola via.
Penso ... ah‼...
...si risparmia di nidificare... si libera della prole ancor prima di covarla, e si gode la vita... un vero viver...questo cuculo.
Ma non finisce qui... infatti pare che,
le uova del cuculo schiudano dopo soli 12 giorni, molto prima rispetto a quelle di altri uccelli e il pulcino quando vieni alla luce seguendo il suo senso istintivo genetico si sbarazza delle altre uova presenti nel nido non ancora schiuse.
A questo punto i genitori adottivi ingannati da questo comportamento nutrono il Cuculo come se fosse loro per 2-3 settimane fino all' involo.
Insomma non potevo credere a tale cattiveria, ma pare sia proprio così la faccenda...
Forse a pensarci bene il suo canto non mi è mai piaciuto troppo...inconsciamente me lo dovevo aspettare che fosse un poco di buono...
E come spesso accade agli umani ...anche tra gli animali c'e' chi se ne approfitta usando l' astuzia e i sacrifici altrui per godersi la vita.
Se vuoi sentirlo cantare... ti assicuro che non si farà desiderare...
Vieni a trovarmi alla prossima giornata Open Day Monterberry.
Ti aspetto.
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